IL FAVOLOSOMONDODIIMMA

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giovedì 4 ottobre 2012

I LIMONI

 Utilizzo del limone 

nell’antichità 



IL RE ...DEI FRUTTI ... IN OGNI OCCASIONE.....
Il primo a parlare del limone fu Teofrasto, filosofo e scienziato greco che, nel 310 a.C., nella sua celebre opera di botanica “La Storia delle piante”, descrisse le virtù terapeutiche del frutto: molto utile nei casi di avvelenamento e per “addolcire” l’alito. Secondo quanto riportato dal filosofo, molti medici nell’antichità ne elogiavano il succo o il decotto come efficace rimedio contro l’alitosi. Era anche considerato dagli antichi un ottimo deterrente contro i veleni, specialmente contro quelli mortali. Il medico Dioscoride, esperto di botanica officinale, nel I secolo d.C. consigliava di mescolare con il vino i semi di limone macinati, come lassativo e consigliava alle donne in gravidanza di consumare il limone, come rimedio per le voglie. Nel 40 d.C. Scribonio Largo, medico dell’imperatore Claudio, raccomandava i limoni cotti nell’aceto, come cura contro la gotta. Galeno, uno dei più famosi medici del passato, considerava la buccia di limone un tonico per lo stomaco, se assunta in piccole quantità. Marziale nel 250 d.C. esaltava un famoso sciroppo per la tosse preparato con limone, liquirizia, rosmarino, datteri, fichi e altri frutti. Infine Virgilio racconta che i Persiani ricorrevano ai fiori di limone per alleviare l’affanno negli anziani.

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