IL FAVOLOSOMONDODIIMMA

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venerdì 28 dicembre 2012

LE BALENE.....


SENSIBILIZZIAMOCI AL GRIDO DI AIUTO DI QUESTI MERAVIGLIOSI MAMMIFERI CHE SOLCANO I NOSTRI OCEANI....  

IL PIANTO DELLE BALENE

sono arenate sulla spiaggia
dove l'orizzonte non ha piu importanza ormai.
E' un silenzio cupo quello della sabbia..
e' simile a morte certa.
forse le stagioni di un tempo non tradirono i vostri antenati
ma ora
non c'e' piu
 quel polo orientatore
 che vi guidava felici verso la vita.
e' triste
e' molto triste!!!
piango con voi la fine dei grandi oceani
i mari che si sono chiusi ai vostri sguardi
urlo un dolore
che esce intenso dall'anima!!!
amiche mie,grandi e innocenti creature
vorrei vedevi ancora
solcare i mari dell'infinito.

POESIA BY ANNA MARCHITELLI..... VIDEO DI NATTRAEZZI....

giovedì 27 dicembre 2012

LA MUSICA

La musica ... dovrebbe essere prima di tutto educazione alla vita. Se impari a "pensare la musica" capisci ... la relazione tra passione e disciplina, la necessità di aprirsi agli altri. DANIEL BARENBOIM 

Là dove si arresta il potere delle parole, comincia la musica. RICHARD WAGNER 

giovedì 13 dicembre 2012

LA CANZONE DI MARINELLA.....


che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella

sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta

bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone

e c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli                          
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi

furono baci furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle

dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta

questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno , come le rose

e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose....... 

°°°IL FAVOLOSOMONDODIIMMA°°°

mercoledì 12 dicembre 2012

UNA FRASE PER RIFLETTERE..

COME SAPPIAMO L'IMPERATORE NAPOLEONE BONAPARTE ERA BASSO DI STATURA..... UN GIORNO MENTRE MONTAVA A CAVALLO UN SOLDATO ALTO DI STATURA SI AVVICINO' E GLI DISSE " MAESTA' L'AIUTO IO CHE SONO GRANDE?"  IL RE RISPOSE.....  

"IO SONO GRANDE...... TU SEI GROSSO"   


sabato 8 dicembre 2012

L'ULTIMO DEI SOGNI....

L’ultimo dei sogni








Addio a te
FIORE MORENTE
che hai vissuto i tuoi brevi giorni
tra piogge acide e terra dura!!!
addio a te
piccolo passerotto
che le grandi nevi di un mondo ostile
ti hanno raggiunto all’improvviso,
cosi’
lasci il tuo posto a rami vuoti.
E a te…addio vecchio sole di un tempo
che osservavi uomini felici
sotto i tuoi cauti raggi
materni e salutari.
Ora tu sei malato,
come noi del resto!!!
e poi…a te
addio
a te che sei stato l’ultimo dei miei sogni…
cavaliere
che hai viaggiato per anni nei meandri della mia mente…
tu non sei mai esistito realmente!!!! 

versi di:  Anna Marchitelli 

martedì 4 dicembre 2012


BELLISSIMO MOTIVO.........A ME E' SEMPRE PIACIUTO.......







IL FAVOLOSOMONDODIIMMA   



                   
                 

venerdì 30 novembre 2012

LACRIME DI DONNA

LACRIME DI DONNA  

Un bambino chiede alla mamma: «Perché piangi?».

«Perché sono una donna» gli risponde.
«Non capisco» dice il bambino.
La mamma lo stringe a sé e gli dice: «E non potrai mai capire…»
Più tardi il bambino chiede al papà: «Perché la mamma piange?»
«Tutte le donne piangono senza ragione», fu tutto quello che il papà seppe dirgli.
Divenuto adulto, chiese a Dio: «Signore, perché le donne piangono così facilmente?»
E Dio rispose:
«Quando l’ho creata, la donna doveva essere speciale.
Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo,
e abbastanza morbide per renderle confortevoli.
Le ho dato la forza di donare la vita,
quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli.
Le ho dato la forza per permettele di continuare quando tutti gli altri abbandonano.
Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica.
Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di un amore incondizionato,
anche quando essi la feriscono duramente.
Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze
e di stare al suo fianco senza cedere.
E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.
Vedi figlio mio, la bellezza di una donna
non è nei vestiti che porta, né nel suo viso, o nella sua capigliatura.
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi.
Sono la porta d’entrata del suo cuore, la porta dove risiede l’amore.

VERSI  DI  DELFINOAZZURRO (da fb pagina"a sud del mondo")      Il favolosomondodiimma

domenica 25 novembre 2012

POVERI ABETI

SI AVVICINA IL PERIODO CHE SI UCCIDONO I PINI PER ORNAMENTO DELLE FESTE NATALIZIE...... POVERI    ALBERI..

Ma qual è il significato simbolico dell’albero di Natale? La festa del Natale si sovrappone quasi perfettamente alle celebrazioni per il solstizio d'inverno, ed in particolare al culto del “Sol Invictus”. Il culto del Sol Invictus ha origine in oriente, in particolare in Siria ed Egitto, dove le celebrazioni erano di grande solennità e prevedevano che i sacerdoti, ritiratisi in appositi santuari, ne uscissero a mezzanotte annunciando che la Vergine aveva partorito il Sole, raffigurato come un infante. In alcune città d'Arabia e d'Egitto inoltre, i pagani celebravano una festa dedicata al trionfo della luce sulle tenebre, e incentrata sulla nascita del dio Aîon, generato dalla vergine Kore. Il culto arrivò anche a Roma, dove il “sole che nasce” veniva festeggiato con riferimento al dio Mitra. In origine dunque, il 25 dicembre si festeggiava il sole che, dal solstizio d’inverno “rinasce” (le giornate ricominciano ad allungarsi facendo presagire il ritorno della primavera, il ritorno della “vita”)...

Tornando all’albero, esso ha rappresentato da sempre e per tutte le culture il simbolo della vita. I druidi, antichi sacerdoti dei Celti, notando che gli abeti rimanevano sempre verdi anche durante l'inverno, li considerarono un simbolo di lunga vita e cominciarono a onorarli nella festa del solstizio d’inverno. In alcune tradizioni del nord europa, in questo periodo era tradizione bruciare un albero (un pino o un abete, alberi resinosi e molto infiammabili) come simbolo di luce.                                                            

IL TESTAMENTO DI UN ALBERO




Un albero d’un bosco
chiamò gli uccelli e fece testamento
“Lascio le foglie al vento,
i frutti al sole e poi,
tutti i semetti a voi,
a voi, poveri uccelli,
perché mi cantavate la canzone
nella bella stagione …
E voglio che gli stecchi
quando saranno secchi,
facciano fuoco per i poverelli.

Trilussa .........

sabato 17 novembre 2012

VIDEO DI ENYA...


VI PROPONGO DI NUOVO  QUESTA STUPENDA MUSICA  RELAX... QUESTA VOLTA IN UN VIDEO MOLTO BELLO CHE HO SCARICATO DA YOU TUBE.... ANZI COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE L'AUTORE...DEL VIDEO CHE DEDICO AL "GUERRIERO DELLA LUCE".  

BUON RELAX A TUTTI  


martedì 13 novembre 2012

MEZZALUNA


MEZZALUNA  (F.G.LORCA).

La luna cammina sull'acqua com'è tranquillo il cielo!
Va segando lentamente
il tremore vecchio del fiume
mentre un ramo giovanela prende per uno specchio.


il favolosomondodiimma

sabato 10 novembre 2012

LE RONDINI SONO PARTITE........ARRIVA L'INVERNO


 LA RONDINE

















Ritornava una rondine al tetto.
L'uccisero. Cadde tra spini.
Ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra che attende,
che pigola sempre più piano . G. PASCOLI

mercoledì 7 novembre 2012

LA MER....

                                                               LA  MER 




BELLISSIMO MOTIVO...... SEMPRE GRADEVOLE DA ASCOLTARE......

IL MARE


IL MARE 

Sorride da lontano.
Denti di spuma,
Labbra di cielo. 

-F.GARCIA LORCA-




Per sempre me ne andrò per questi lidi,
Tra la sabbia e la schiuma del mare.
L'alta marea cancellerà le mie impronte,
E il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno In eterno.- kahlil Gibran-    

              

lunedì 5 novembre 2012

DEDICATA AL GUERRIERO DELLA LUCE....











Ci sono pittori che scrivono con le rime e disegnano foreste entro cui vanno a vivere con i loro amori.
Si contentano di un solo pensiero, lo vestono di rubini e credono che sia un re. I poeti non credono alle date, credono che la loro storia cominci dalla presenza..

Alda Merini

venerdì 2 novembre 2012

I BENEFICI DELLA GINNASTICA......


buongiorno a tutti   



La forma fisica di un individuo viene stabilita in base al grado di risposta fisiologica dei suoi apparati organici e alle capacità di adattamento ai vari gradi di allenamento. 
Condizione fondamentale per avere un buon grado di fitness è stimolare il sistema cardiorespiratorio. 
L'attività del cuore e dei polmoni fa sì che gli apparati di cui fanno parte garantiscano ai muscoli ed ai tessuti un apporto di sangue ed ossigeno sempre proporzionale allo sforzo esercitato e per il maggior tempo possibile, tale da consentire ad un individuo di affrontare le molteplici situazioni in cui l'organismo viene a trovarsi durante la giornata.

opla'





mercoledì 31 ottobre 2012

UCCELLACCI E UCCELLINI,,,,,,UN FILM CULT,


 
Regia: Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini
Cast: Totò, Ninetto Davoli, Femi Benussi

Presentato in concorso a Cannes 1966 dove l'assurdo Totò, l'umano Totò, il matto Totò, il dolce Totò ricevette anche un premio speciale per la sua interpretazione, "Uccellacci e uccellini" è il film di Pier Paolo Pasolini al quale il regista bolognese, affermando che «il più povero è il più bello», era maggiormente affezionato. Protagonista della pellicola insieme al principe De Curtis è l'innocente, il furbetto Ninetto Davoli, formalmente qui al suo film d'esordio (ma che aveva già recitato una piccola parte non accreditata ne "Il vangelo secondo Matteo", sempre di Pasolini). 

                                           QUALCHE FRASE DAL FILM....



""A papà, a me me sa che la vita nun è niente.
Be', certo, la morte è tanta. Quando uno è morto, tutto quello che doveva fare l'ha bell'e fatto.""  


Con la fede ci si crede, e con la scienza ci si vede

""Il cammino è iniziato, e il viaggio è già finito.""

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""Beato sii per questo monno, che ce ponno campà tutti, pure quelli che non ponno.""






lunedì 29 ottobre 2012

IL FIORDALISO


OCCHI STANCHI E CONGIUNTIVITE

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Oggi parliamo della congiuntivite,un problema fastidioso che colpisce i nostri occhi,si tratta di una infiammazione della membrana che riveste la parte anteriore dell'occhio e la superficie interna della palpebra,come risolvere questo fastidioso problema con metodi naturali ,proprio come facevano le nostre nonne è semplicissimo,basta prendere :20 gr di fiordaliso(i fiori),fate bollire i fiori per 5/6 minuti in un litro di acqua,già bollente.Filtrate il tutto ed eseguire lavaggi locali,questo metodo è ottimo anche per chi ha occhi stanchi.

TERRA.......


UNA POESIA SULLA MADRE TERRA

La terra vi concede generosamente i suoi frutti, e non saranno scarsi se solo saprete riempirvi le mani.

E scambiandovi i doni della terra scoprirete l’abbondanza e sarete saziati. Ma se lo scambio non avverrà in amore e in generosa giustizia, renderà gli uni avidi e gli altri affamati.

Quando voi, lavoratori del mare dei campi e delle vigne, incontrate sulle piazze del mercato i tessitori e i vasai e gli speziali, invocate lo spirito supremo della terra affinché scenda in mezzo a voi a santificare le bilance e il calcolo, affinché il valore corrisponda a valore.

E non tollerate che tratti con voi chi ha la mano sterile, perché vi renderà chiacchiere in cambio della vostra fatica. A tali uomini direte: «Seguiteci nei campi o andate con i nostri fratelli a gettare le reti nel mare. La terra e il mare saranno con voi generosi quanto con noi».

E se là verranno i cantori, i danzatori e i suonatori di flauto, comprate pure i loro doni.

Anch’essi sono raccoglitori di incenso e di frutti, e ciò che vi offrono, benché sia fatto della sostanza dei sogni, distillano ornamento e cibo all’anima vostra.

E prima di lasciare la piazza del mercato, badate che nessuno vada via a mani vuote.

Poiché lo spirito supremo della terra non dormirà in pace nel vento sino a quando il bisogno dell’ultimo di voi non sarà appagato.

Estratta dal “PROFETA”, di Kahlil Gibra

domenica 28 ottobre 2012

LA RICERCA DELLA FELICITA'....

LA RICERCA DELLA FELICITA'.



Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa
lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.
Punto.
dal film “La ricerca della felicità”           

mercoledì 24 ottobre 2012

MATTINO D'AUTUNNO......



FEDERICO GARCIA LORCA - Mattino d'autunno

Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.










AUTUNNO......



MARINO MORETTI - Autunno

Il cielo ride un suo riso turchino
benché senta l'inverno ormai vicino.
Il bosco scherza con le foglie gialle
benché l'inverno senta ormai alle spalle.
Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benché senta nell'onda il primo gelo.
é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.

mercoledì 17 ottobre 2012

GRAZIE....


UN GRAZIE A TUTTI COLORO CHE VISITANO QUESTO BLOG. SONO BEN ACCETTI COMMENTI E SUGGERIMENTI DEI PIU ESPERTI .- ILFAVOLOSOMONDODIIMMA.

QUALCHE FIABA,,,,

BIANCANEVE E  I SETTE NANI
SIAMO TUTTI UN PO BAMBINI ... A CHI NON PIACE RIVEDERE LE FIABE DELLA NOSTRA INFANZIA...... BY IL FAVOLOSOMONDODIIMMA 


 Il film originale della Disney che poi è anche il primo di quella che poi si può chiamare serie delle Principesse Disney è del 1937 ed è il primo film d'animazione di Walt Disney, ispirato dalla fiaba dei fratelli Grimm che hanno ripreso una tradizionale fiaba popolare europea.

domenica 7 ottobre 2012

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA.

La ragazza con l'orecchino di perla è un romanzo di Tracy Chevalier, dal quale è successivamente stato tratto anche un film, dallo stesso titolo.   

Il racconto si svolge con narrazione in prima persona da parte della protagonista principale, Griet, una ragazza dell'Olanda del Seicento, con non meglio identificate vocazioni artistiche ed una connaturata femminilitaTrama [modifica]
Delft, XVII secolo, quartiere protestante: la sedicenne Griet è in cucina e, come al solito, sistema meticolosamente le verdure che sta tagliando, abbinandole per colore in un cerchio. Il padre, un modesto decoratore di piastrelle di ceramica che ha perso la vista, sta parlando, all'interno della casa con persone dalle voci decisamente insolite, che suggeriscono «immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce». Appartengono a una coppia, un uomo misterioso e una donna con riccioli biondi e fare nervoso: sono Jan Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Catharina, persone ricche e influenti.La madre informerà Griet che, a partire dal giorno dopo, andrà a servizio dai Vermeer, nel Quartiere dei Papisti, che potrà tornare a casa solo la domenica. La nuova vita di Griet sarà caratterizzata da una delle sue specifiche mansioni: la pulizia dell'atelier dell'artista. Questo provocherà l'invidia di Tanneke, l'inserviente che da anni è in casa Vermeer, ma che mai è potuta entrare nell'atelier, e della stessa moglie del pittore, anch'ella relegata all'esterno della camera della creatività. Griet conquista la fiducia crescente dell'artista e non soltanto: tra i due si genera un rapporto di complicità e di reciproca comprensione, che sfocierà nella richiesta di Vermeer a Griet di posare per un quadro. Quando l'opera è pressoché terminata, Griet si rende conto che manca qualcosa, e la stessa lacuna rileva il pittore, che chiede a Griet di indossare gli orecchini di perla appartenenti alla moglie. Griet si fora le orecchie per l'occasione, non senza dolore, ma senza alcuna esitazione e, in obbedienza a Vermeer, indossa gli orecchini. Venuta a conoscenza della cosa, la moglie si scatena contro la servetta, la quale lascia il lavoro per sposare un giovane macellaio che da tempo aveva iniziato a frequentare. Quando, anni dopo, Griet viene a conoscenza della morte di Vermeer, verrà chiamata dall'esecutore testamentario, che le consegnerà gli orecchini del quadro, rivelandole così la reale attenzione da parte del pittore morto'